venerdì 27 luglio 2012

Turista Per Sempre | il fascino irresistibile del viaggiatore

Nei miei ultimi viaggi, ho fotografato alcuni turisti in azione. Pose plastiche, cappelli, ombrelli, bagagli... Spesso mi fa ridere il look che tutti noi sfoggiamo nel momento in cui siamo in vacanza, ci sentiamo autorizzati ad azzardare abbinamenti che nei nostri luoghi non avremmo il coraggio di esibire. Mi fanno ridere i turisti, mi faccio ridere da sola, quando mi (auto)rizzo ad essere "svaccata" pensando "Ma si! Sono in vacanza!".

©ValeriaChiaraPuppo

Per restare in tema turismo, vi consiglio di non perdere l'album per Reporter Senza Frontiere di Martin Parr, fotoreporter noto per la forza critica dei suoi lavori, volti a svelare i limiti di miti moderni come il consumismo, il cibo e naturalmente: il turismo di massa. Dalle passeggiate a cavallo in Turchia, alle contemplazioni della Sfinge sulla piana di Giza in Egitto, fino alle sedute di abbronzatura improvvisate sulle spiagge artificiali del Giappone, i cliché di Parr rigurgitano, come vere e proprie “icone plasticose”, un’esaltazione/esalazione di consumismo, talmente concentrata ed atroce, da svelarne immediatamente la verosimiglianza.
Cartoline di un mondo in scadenza, affascinato dai titoli di copertina e stregato dalle pubblicità dei viaggi organizzati. Un insieme compatto di luoghi comuni e poetica trash, che non ha neanche bisogno di affannarsi alla ricerca della meta della sua avventura, perché questa gli arriva dritta nella testa, come un imperativo ai cui incanti è davvero difficile sottrarsi. (Fonte: http://www.clickblog.it/post/13245/100-foto-di-martin-parr-per-reporter-senza-frontiere)

I "miei" turisti sono decisamente più "sostenibili" rispetto a quelli di Parr, ma hanno attirato la mia attenzione.
©ValeriaChiaraPuppo
©ValeriaChiaraPuppo

©ValeriaChiaraPuppo

©ValeriaChiaraPuppo

©ValeriaChiaraPuppo

©ValeriaChiaraPuppo




giovedì 26 luglio 2012

Nowhere Girls

Le città esercitano su di me un fascino che difficilmente riesco a spiegare con le parole. Mi piace viaggiare da sola, camminare sentendo i miei passi posarsi su migliaia di altri passi impressi sui marciapiedi e le vie.
Quando ho la possibilità di farlo - quando sono in vacanza - mi piace sedermi ad osservare le persone: i loro gesti, i tic, le telefonate frenetiche, le biciclette. Mi sento immersa in questo grande cinema, in una coreografia in continua trasformazione; forse non dovrei osservarli così tanto, ma non posso farne a meno. Ci sono uomini e donne, bambini, anziani, ognuno di loro ha qualcosa da "rubare" - in senso figurato, ovviamente - nella gestualità, postura e colori. In ogni città che visito, desidererei abitare.

Ho intitolato questa foto Nowhere Girls: spesso mi ritrovo a pensare che non vorrei appartenere a nessun luogo, ma esistere in tutti.